Crollo di un mito... - 2° parte

in Olio di Balena10 days ago (edited)


Immagine CC0 creative commons

Giuro che quella cretina, imbecille, bamboccia di una circa mia coetanea mi sverginò le orecchie, da quanto potente e stridulo fu quell'urlo lancinante, se prima di allora non avevo praticamente visto delle guardie del corpo dei Duran Duran (eehhh sì, erano proprio loro...), in un secondo li vidi tutti e quattro (anche il 4° componente era presente sotto alla Torre Eiffel, ma io non lo avevo visto) attorniati da almeno una ventina di guardie del corpo, che fecero schermo contro una folla via via crescente, il più gruppo preferito di allora si ritirò dentro a un enorme e mastodontico motorhome integralmente brandizzato con il loro nome e logo, un autentico mostro a più ruote in grado di ospitarli al meglio, vennero presi letteralmente d'assedio per ore e ore, noi andammo sulla Torre Eiffel ma quando mettemmo nuovamente piede a terra c'era ancora una ressa difficilmente indescrivibile...

La motivazione per la quale i Duran Duran si trovavano in quel periodo sotto alla Torre Eiffel era dovuta al fatto che stavano girando il video di A View to a Kill, inserito nella colonna sonora del film della serie 007 che portò lo stesso titolo della loro canzone, con protagonista Roger Moore nei panni del mitico agente secreto inglese, fu un'occasione più unica che rara per incontrare quelli che all'epoca consideravo come autentici miti della canzone pop mondiale, da allora sono passati ben 40 anni, in quello stesso anno furono presenti al Festival di Sanremo, come quest'anno, ma proprio da allora di acqua sotto ai ponti ne è passata, e, sinceramente parlando, si è pure visto, drammaticamente visto...

Faccio appello nuovamente al fatto che non sono assolutamente un critico musicale, ma l'esibizione dei Duran Duran al Festival di Sanremo di quest'anno mi è sembrata veramente scarsa, li ho visti sfiatati, sgonfi, come se non avessero gas nelle loro movenze, certo, Simon Le Bon si è dato un po' da fare, per cercare di tenere su la baracca, ma anche la sua voce lasciava abbastanza a desiderare, come la performance di tutti gli altri componenti della band, poi per carità, lo ribadisco una volta ancora di più, magari uno di voi mi rilascia un commento a questo mio post e mi scrive che non capisco un cazzo di musica, che hanno suonato bene ed è stata una buona performance la loro, ma rispetto a quello che sono stati 40 anni fa, sempre a mio modesto avviso, c'è proprio un abisso, se la mia intuizione si dovesse rivelare corretta, è meglio per me ricordarmeli com'erano un tempo, perché al punto in cui sono arrivati ora forse non è il caso di rispolverare dall'armadio questi baldi giovanotti di un tempo, che di un tempo hanno ormai solamente il nome, avrà anche giocato qualcosa la circostanza che delle canzoni che hanno interpretato io conoscevo unicamente Notorius e il loro più grande successo, Wild Boys, rimane comunque chiaro, sempre secondo me, che sono sì e no la fotocopia sbiadita di quello che furono nei decenni passati, di gruppi, di solisti, che hanno cavalcato decenni e decenni di loro storia musicale ce ne sono stati davvero tanti, difficilmente ho visto dei cali come nel caso dei Duran Duran...

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