Riprendo questa storia, facendo una piccola precisazione, dovuta al fatto che non avevo nessuna intenzione di offendere nessuno, con queste mie uscite, e che il grosso di questo e del discorso della 1° puntata è stato generato da un fatto, da un accadimento avvenuto ormai qualche giorno fa, quando mi sono ritrovato a camminare in un sentiero, aperto al transito pedonale e ciclabile, una piccola stradina sterrata, lunga circa 400 metri, che ripeto avanti e indietro, per non essere soggetto al traffico automobilistico, questo viottolo non è utilizzato esclusivamente da noi camminatori, ma anche da umani, con relativi amici a quattro zampe, che saranno indiscutibilmente amici loro, ma non di certo amici miei, come il meticcio in questione, che era al guinzaglio, almeno teoricamente, del suo padrone, al quale inizio subito ad affibbiare il termine di coglione, che è pure riduttivo...
Sto camminando amabilmente per i cazzi miei, nel senso che vado per la mia strada senza considerare nessuno, ero piacevolmente impegnato in una conversazione telefonica con una carissima e splendida persona, per cui prestavo attenzione ma fino a un certo punto a quello che ci circondava, compresa la coppia di esseri viventi, uomo con annesso cane, che mi veniva incontro, dall'altra parte della stradina...
Parla che ti parla, arriva il momento in cui ci incrociamo effettivamente, io sempre preso dalla telefonata con il vivavoce, e questi due che andavano per la loro strada, apparentemente, sto per superarli quando mi accorgo, con la coda dell'occhio, di un movimento balordo, un qualcosa che attira la mia attenzione, che mi spinge a fare un gesto, che mi ha salvato da possibili conseguenze, non mortali, non pesanti ma di certo più che fastidiose...
Il cane in questione, un meticcio che non ho mai visto, mai considerato prima di allora, che non ho minimamente degnato di uno sguardo, insomma il nulla cosmico, ha avuto la brillantissima idea di lanciarsi verso me, tentando addirittura di mordermi, se non tiravo indietro inconsciamente la mia gamba sinistra me l'avrebbe certamente addentata...
Ora, posso comprendere, ma fino a un certo punto, che a un cane dia fastidio un essere umano che corre a piedi, ma camminare? Addirittura camminare? Anche no, oltretutto io stavo andando per la mia strada, tutto a destra, lui, questo cane meticcio, era al guinzaglio con il suo padrone, per cui non aveva un verso che provasse a mordermi, ma il peggio è stato quasi quello che è accaduto dopo, quando il padrone si è, brillantemente, espresso al suo riguardo...
"Dai, su, cosa fai, vieni qua dal babbo, non fare così..."
Cosa?!?! Vieni qua dal babbo?? E poi me lo riprendi come se non fosse successo nulla?? Non ci ho visto più, l'ho apostrofato a dovere...
"Babbo sto cazzo, se non tolgo la gamba mi dà un morso dellamadonna, poi vedi come va a finire, poi ti insegno qualcosa della vita, coglione di merda..."
Io i cani a spasso li ho portati sin da quando ero poco più che adolescente, mio padre è stato un cacciatore, io pur non essendo favorevole alla caccia, i cani rimanevano per lungo tempo nelle loro cucce, mi facevano pena in quelle condizioni di essere sempre legati alla catena, per cui ogni tanto ero solito liberarli nei campi, che in seguito divennero un parco vero e proprio, sapevo perfettamente che ero in fallo, nel senso che i cani dovevano essere al guinzaglio, anche se eravamo negli anni '70-'80, e se per caso un mio cane si avvicinava troppo a una persona, lo richiamavo sonoramente, perché sottolineo nuovamente sapevo perfettamente di essere in fallo, il cane da caccia ben difficilmente attacca qualcuno, anche se dovesse correre a piedi, al massimo gli corre a fianco in maniera festosa, ma in ogni caso lo rincorrevo, lo fermavo, lo redarguivo, e soprattutto mi scusavo con la persona per quello che era capitato, qui siamo in tutta un'altra dimensione, dove a essere messo in discussione è sempre l'operato e il comportamento dell'umano, nell'ultima puntata di questa mini-serie mi soffermerò su questo aspetto...
Continua...