Il bello di tutto quanto è che io mi ricordavo perfettamente il mio percorso, che ero andato alle poste a ritirare la pensione ai miei genitori (mia mamma non c'è nulla da fare, lei vuole la pensione ritirata e non addebitata), che ero tornato a casa per andare a portare il Dyson, ho fatto tutti i percorsi esattamente come li avevo fatti in origine, ma nulla, sono andato anche al centro di assistenza, e la signora che mi aveva servito mi aveva confermato che mi aveva visto mettere quel dischetto esattamente nella tasca del giubbotto esterno, per cui le mie sensazioni erano corrette, l'unico vero problema è che quel dischetto non si trovava più...

Dopo aver avvisato casa, la mia compagna aveva fatto un paio di volte il percorso da dove avevo parcheggiato al mio arrivo in casa, ma erano pochi metri, e nessuno era passato da quelle parti, nel senso che avesse potuto inavvertitamente dare un calcio o altro a quel maledetto dischetto, io continuavo a pulire le scale e con la mente facevo i percorsi più svariati, tra cui quello che non avrei più preso in carico nulla, ma non contento chiamai anche la figlia della mia compagna, per metterla al corrente di quello che era accaduto, lei mi tranquillizzava ma io, che mi ero fatto un mio percorso mentale preciso, senza dire una parola di traverso, ribadivo la mia versione dei fatti, che ormai era andata così, che quel dischetto non si sarebbe trovato, che lo avrei comprato io, ma che non avrei mai più consegnato un loro prodotto in assistenza, al massimo lo avrei ritirato...

Le scale da pulire nella giornata di venerdì erano 4 in tutto, e con la testa non c'era nulla da fare, andavo avanti e indietro con i miei frammenti di ricordi, che tra l'altro erano dettagliatissimi, nonostante fossi anche stato impegnato in una telefonata ma rammentavo quasi ogni mio singolo passo, mi venne fatto presente dalla mia compagna che lei avrebbe ribaltato la macchina, da cima a fondo, per verificare che non si fosse incastrato da qualche parte, ma in cuor mio non ero incazzato più di tanto, sia il centro di assistenza, sia da una mia verifica su internet, quel cazzo di dischetto costava circa una trentina di euro, per cui avrei, nella peggiore delle ipotesi, lavorato una mezza mattina gratis, pazienza, pensai, alla fine di tutto, ma mi risultava in ogni caso strano quello che era accaduto, d'accordo sul fatto che essendo di plastica e metallo leggero probabilmente non lo avrei sentito cadere, ma nella macchina, ad esempio, era difficile che fosse caduto, innanzitutto perché avevo dato una sommaria, ma precisa, occhiata di massima personalmente, e secondariamente la mia idea era quella che fosse caduto dalla tasca mentre sfilavo le chiavi, per cui sarebbe dovuto precipitare a terra fuori dalla mia vettura, essendo la tasca girata verso l'esterno, non so se vi ho reso perfettamente l'idea di quello che vi ho detto poco sopra...

Con questi pensieri un po' meno nefasti di qualche ora prima, mi accingevo a raccogliere gli attrezzi delle pulizie che ero quasi al termine dell'ultima scala, quando per la testa mi passa un'altra idea ancora, una riflessione che ancora non avevo fatto, collegato al fatto che io ho l'abitudine, per non portarmi dietro il mondo, di staccare la macchina della nostra vettura dal resto delle chiavi (che sono quelle che vedete nell'immagine d'ingresso di questo racconto), e di metterle nel vano portaoggetti della nostra auto, c'era la speranza che inavvertitamente io avessi messo, a titolo precauzionale, anche quel dischetto nel medesimo vano per non perderlo...

Continua...

Foto di mia proprietà, realizzata con l'ausilio del mio smartphone...