A un certo punto feci un intervento, non ricordo bene a quale titolo, ma portai l'esempio di un controllo volante, da effettuare presso la mia farmacia di fiducia, per la mia nota allergia agli aghi, in questa maniera avrei tenuto sotto osservazione anche la mia eccedenza a livello di colesterolo...
"Non sono al corrente dei tuoi esami", esordì il nostro medico, "bisogna stare attenti con quello che dicono e fanno le farmacie, in particolar modo per quello che concerne questi esami di laboratorio, io preferisco affidarmi a macchinari e laboratori dal costo di alcuni milioni di euro, piuttosto di apparecchiature da poche migliaia di euro come sono dotate le farmacie, aggiungo pure la circostanza di una mia paziente, che proprio qualche giorno fa si è presentata in questo studio dicendomi che aveva sospeso l'assunzione della compressa per il colesterolo perché in farmacia le avevano detto che aveva 12 come valore di colesterolo LDL, ha fatto nuovamente le analisi del sangue e aveva 133, per cui dei valori della farmacia c'è veramente poco da fidarsi..."
Ora, se a me vuoi imbiancarmi la vista gratuitamente, mi deve stare bene, capisco che l'affermazione del nostro medico di base sia quasi certamente in buona fede, ma sono più che certo che la sua paziente abbia grossolanamente dimenticato una cifra, e che avesse un valore di colesterolo LDL di 120 e qualcosa, non può esserci una differenza di valori così elevata, perché sarebbe da denuncia la farmacia che ha fatto quell'analisi del sangue, oltretutto ritengo, a pelle, che un valore LDL di 12 non sia nemmeno possibile per un essere umano, per cui la sua analisi mi è entrata da un orecchio e mi è uscita dall'altro, senza lasciare traccia alcuna, ma andando oltre, il discorso non si è esaurito, perché quello che mi era passato per la testa era il fatto se dire o non dire qualcosa al mio riguardo, cioè se chiedergli, a suo avviso, se anche io avessi bisogno o meno di quella pasticca, anche se avevo una mia chiara idea, pensavo anche che se non mi aveva detto ancora nulla, allora lui poteva aver deciso che non ne avessi bisogno, ma decido di giocare a carte scoperte, chiedendogli espressamente cosa pensasse delle mie analisi...
"Un attimo solo che controllo le tue analisi...", mi dice, apre il computer, guarda meglio, ma nulla...
"Non ho le tue analisi, ma scusa, quando e dove le hai fatte?"
"Le ho fatte nello scorso ottobre, all'ospedale di Riccione, strano che non siano arrivate..."
"Infatti, è proprio strano, magari scarica l'app .... (non ricordo il nome), e poi me le invii da lì, così mi arrivano e le valuto meglio..."
"Ok, perfetto...", replico brevemente io, in aggiunta al tutto mi allunga un opuscolo che spiega meglio tutto il meccanismo di funzionamento di quell'app, ma già un pensiero si era fatto prepotentemente in strada nel mi cervello, quello che avrei preso tutta un'altra strada...
Usciamo dal medico di base, parlo un attimo con la mia compagna, le dico che io se fossi stata in lei non avrei preso quella compressa, perché i dolori alle gambe me li faccio venire con un'intensa attività fisica, eventualmente, e che lei era una vita che aveva dei valori di colesterolo anche peggiori di quelli con i quali il medico aveva attivato l'assunzione, più o meno continuativa, della compressa per la riduzione del colesterolo, ma avevo capito che stavo predicando nel deserto, che non mi stava ad ascoltare minimamente, tutta presa dal fatto che avrebbe dovuto prendere un'altra compressa, oltre a quelle per la pressione che assumeva già da diversi anni...
Continua...