Al momento gli USA sono, diciamo così, cryptofriendly per alcune crittovalute e per pochi exchage (non credo ci sia bisogno di ricordare quanto accaduto con Binance ed il suo admin, che è appena uscito di galera), perché confidano di riuscire, con la forza a controllare e regolamentare il settore a loro vantaggio. Altri, che non hanno la loro forza, hanno capito già che hanno solo da perdere e quindi non meno friendly.
Ma il punto è che le pressioni in corso sono sempre maggiori. Perché su una cosa i report hanno non ragione ma una lapalissiana ragione: le crittovalute, quelle vere non tutte che non sarebbero da considerarsi neanche crittovalute, sono semplicemente MORTALI per lo Stato.
E' assolutamente vero che con le crittovalute in circolazione i debiti pubblici siano insostenibili, soprattutto nell'ottica attuale per cui con essi si dovranno finanziare le nuove imminenti guerre in cui vogliono infilarci.
E' assolutamente vero che le crittovalute arricchiscono chi le usa a danno di chi non le usa: questi ultimi si trovano, e si troveranno sempre più, in balia del vampirismo statale. I primi invece hanno qualche possibilità di sfuggirne: quindi gli Stati dovranno sempre più succhiare sangue a chi continua a fidarsi di loro.
Io però la leggo anche al contrario: se chi usa bitcoin si arricchisce chi obbliga le persone a non usarli? Secondo me leggendo fra le righe quel report è un'ottima pubblicità alle crittovalute, ripeto, solo a quelle vere.