Grazie per essere passata di qua. Concordo con quello che hai detto, quello che lascia le tracce evidenti di una scoperta è quello che viene ricordato nella storia. Ci sono episodi nel passato dove scienziati e o matematici erano arrivati a certi risultati prima di altri, ma a loro non è stato dedicato un posto privilegiato nella storia in quanto non avevano lasciato delle tracce certe. forse la questione più famosa tra tutte queste rimane sempre chi tra Newton o Leibniz scoprì per primo il calcolo infinitesimale. Comunque, torniamo un secondo all’articolo che ho scritto. Vorrei sottolineare il fatto che nella natura ci sono delle forze fondamentali. Una di queste è la forza di gravità, un altra è la forza o meglio l’energia di un campo magnetico. !BEER
Mio Dio, mi hai aperto un cassetto della memoria con Leibniz! Ho amato la sua filosofia dell’armonia prestabilita e mi ha sempre affascinato il suo modo di vedere l’universo come una rete perfetta di monadi in comunicazione solo attraverso Dio. Un grande anticipatore della meccanica quantistica. E tornando al tuo articolo, se posso aggiungere sempre un pizzico di chimica fisica nel macroscopico la gravità ci tiene legati alla terra e tiene legati in una danza perenne i corpi celesti fra loro ma il magnetismo li attraversa e anch'esso li fa attrarre o respingere. E se andiamo nel microscopico, dove materia e onda coesistono in un'alternanza continua forse è proprio lì, nel nucleo profondo che costituisce il nostro universo, nella prima particella-onda-monade subatomica che queste forze coesistono e si alternano indissolubilmente.
!LUV