Filippo in un certo senso avvertiva questa incertezza di Elena, che mandava dei segnali contraddittori nei suoi messaggi, da una parte sembrava che non volesse fomentare più di tanto quello che le appariva come un rapporto senza un futuro, dall'altra parte stava nascendo una certa curiosità di incontrare effettivamente quell'uomo che non demordeva, che continuava imperterrito a dirle che la desiderava, che voleva approfondire quella conoscenza, che aveva voglia di lei, di passare del tempo con lei, per vedere cosa sarebbe potuto nascere, di fronte a una tale convinzione anche la donna più granitica, più tenace, più resistente avrebbe avuto degli attimi di cedimento, Elena non era una donna impassibile a quella sorta di tampinamento continuo, che non sfociava mai in atteggiamenti spinti, negativi o altro ancora, perché Filippo era, tutto sommato, gentile e cortese, qualità che non erano passate di certo inosservate alla donna...
Qualche giorno era passato, da quando Filippo si era, almeno virtualmente, avvicinato o tentato di avvicinarsi a quella signora, continuava a rivolgersi a lei con una passione auto-alimentata, nel senso che trovava nuove ispirazioni ed energie per portare i suoi approcci a Elena principalmente nella sua mente, la donna era molto onesta, molto sincera, era presa in un certo senso da quell'uomo, ma chissà bene per quali motivi, aveva paura, non di lui, ma di quello che poteva rappresentare, una nuova storia, o comunque un'avventura, o qualcosa di fugace che non cercava, che non voleva, era stata per tanti anni da sola, si era abituata a quella sorta di esistenza, si bastava da sola, si era ritagliata i suoi spazi nel suo mondo, fatto di certezze consolidate, di abitudini e tradizioni rinforzate dal passare del tempo in quella maniera, Filippo come si sarebbe potuto incastrare in tutto quello? A parole pareva che tutto fosse possibile, tutto potesse rientrare in una nuova logica esistenziale, ma a parole, tra il famoso dire e il fare, c'è di mezzo il mare, lei era ormai solita navigare in acque tranquille e chete, quanto avrebbe scosso il tutto un eventuale rapporto con quell'uomo, quanto avrebbe increspato la placida superficie della sua distesa d'acqua, quanto..., sì, ma poi, alla fine di tutto, quanto stava fantasticando, quanto stava farneticando, quanto stava sognando, quanto, in buona sostanza, poteva essere concreto e reale di tutto quello che le stava arrivando via etere?!?!
Filippo sentiva che c'era qualcosa che ancora non andava per il verso giusto, sperava di avere quella classica occasione nella quale dimostrare a Elena cosa sarebbe stato in grado di costruire per loro, cosa sarebbe stato disposto a fare affinché a un ipotetico incontro ne potesse seguire un altro, ma se la donna non gli avesse concesso un'opportunità, non avesse un attimo aperto il suo cuore, non tanto per un nuovo amore, ma semplicemente, almeno all'inizio, per darsi una possibilità di vivere emozioni più piacevoli e intense, se lei non si fosse resa disponibile a quel famoso incontro che lui chiedeva insistentemente sin da subito, sin dai primi momenti in cui quella specie di amicizia era nata, se lei non cedeva e non accordava quella chance all'uomo, tutto non avrebbe preso forma, tutto non si sarebbe perfezionato e concretizzato...
Continua...