Purtroppo le statine sono micidiali (furto di coenzima Q10 e tra gli effetti avversi più seri, danni alle funzioni cognitive e/o rabdomiolisi, alla quale la tua compagna sembrerebbe andare soggetta, dati i risultati dopo soli due giorni dall'assunzione), ma i medici sono spesso troppo vogliosi di prescriverle. Ho la stessa rogna della tua compagna e da oltre 25 anni (molto probabilmente causata da anni di cura della PCOS con rimedi tali da ammazzare una scuderia di cavalli, ma sicuramente c'è pure una forte componente idiopatica e una ereditaria, dato che ce l'ha pure mia zia e a livelli stratosferici, tanto che la statina deve prenderla per forza): anche se non mangiassi niente, l'HDL ha sempre la brutta tendenza di stare sopra i 200 (e figurati, pure con la dieta radicale che mi tocca a causa del reflusso e la paturnia infiammatoria cronica intestinale). Zero glutine, latticini risicatissimi, zero carne rossa, zero legumi (vabbè che quelli non alzano il colesterolo, ma sono infiammanti se hai il Crohn o anche solo una IBS particolarmente antipatica come la mia), zero frittura quale metodo di cottura e zero mais. Però, anche così che dovrei avere il colesterolo ben al di sotto di 150, nada de nada. Forse la tua compagna potrebbe provare le pillole di riso rosso fermentato (fitoterapici che si comportano come la lovastatina, ma senza i danni collaterali di quest'ultima, a parte il furto di coenzima Q10, che però può essere integrato con apposite comprese), meglio se previa consulta di un endocrinologo amante dei rimedi fitoterapici. Dalle mie parti vendono composti in grado quasi di sostituire pure il riso rosso fermentato e mi affido a quelli (oltre a ripigliare la capoeira la prossima settimana), anche se purtroppo a livelli di colesterolo ottimale so di non poter arrivare senza una statina (ma ridurmi a un vegetale quando la terza età è ancora lontana anche no, a dispetto della posizione del cardiologo).
!BEER